Pisa, 19 novembre 2024 – Il ministro Valditara ha nuovamente strumentalizzato la violenza sulle donne. Critichiamo fortemente le sue parole, contraddette peraltro anche dai dati del Centro Antiviolenza della Casa della donna di Pisa: nel 2023, su 340 maltrattanti, il 75% era italiano e solo il 16% era disoccupato; inoltre, solo il 3,5% era uno sconosciuto. Quindi, collegare il fenomeno della violenza sulle donne all’immigrazione significa non rendere giustizia alle centinaia di donne uccise da uomini italiani benestanti e socialmente adeguati, come l’assassino di Giulia.
Di fatto, anche in Provincia di Pisa si registra un continuo aumento del numero delle donne che si rivolgono al CAV (Centro Antiviolenza) dell’Associazione Casa della Donna di Pisa. Il 20,06% del totale delle donne che hanno contattato il CAV lo hanno fatto attraverso gli sportelli periferici presenti nei Comuni di Cascina, Fauglia, Vecchiano, Vicopisano e Ponsacco, una percentuale rilevante che conferma quanto sia fondamentale consolidare la presenza dell’Associazione anche fuori da Pisa, in particolare per le donne di una fascia di età più alta rispetto a quella rilevata in città, come dimostrano i dati ad esempio del Comune di Cascina. (vd. tabella allegata).
Di fatto le donne che sentono il bisogno di rivolgersi al CAV continuano ad aumentare.
Nel 2023 le telefonate al numero dedicato, sono state 1.948; i nuovi contatti attivati sono stati ben 386 (343 i casi di violenza) e, nei primi 9 mesi dell’anno i contatti attivati sono già arrivati a 301.
“Il numero di donne che si rivolge agli sportelli dislocati nei Comuni limitrofi è in aumento, per questo è nostra intenzione potenziare e consolidare questa esperienza” interviene Francesca Pidone neo coordinatrice del CAV pisano che subentra a Giovanna Zitiello. “Stiamo parlando di numeri importanti, a settembre 2024 già 122 donne ci hanno contattate attraverso gli sportelli presenti nei diversi territori. Nel 2023 erano 108. Il 77,2% sono italiane, mentre il 22,8% sono straniere. Purtroppo anche al Centro stiamo registrando un aumento delle richieste. Una chiara rappresentazione, seppur numerica, di un fenomeno che non accenna a diminuire. Inoltre, non dimentichiamo che 325 donne maltrattate sono inserite nei percorsi di liberazione dalla violenza e di rafforzamento, una decisione coraggiosa e faticosa”.
“Quest’anno ci siamo particolarmente impegnate per ampliare la rete degli sportelli territoriali perché riteniamo che anche le donne che non vivono a Pisa possano trovare un punto di ascolto qualificato – afferma Ketty De Pasquale, presidente dell’Associazione Casa della Donna - I punti di ascolto dislocati nei diversi territori stanno diventando un riferimento importante per molte donne anche ‘più grandi’, le fasce d’età più frequenti sono 40-49 anni (32 donne) e 50-59 anni, (28 donne). Una rete diffusa che raggiungendo la periferia permette a tutte di entrare in contatto con l’Associazione in modo più agevole dove possono trovare uno spazio tutto per loro senza l’ansia o il timore degli spostamenti, condizione fondamentale se si vive ancora con l’uomo violento che controlla. Inoltre, dato che le sedi sono generalmente all’interno dei Comuni o dei Consultori, sono pienamente garantiti gli standard di sicurezza e tutela della privacy”.
Anche Giulia Guainai, presidente della Società della Salute, oltre a ringraziare Giovanna Zitiello per il lavoro svolto in questi anni e augurare a Francesca Pidone buon lavoro, ha rimarcato l’importanza di una rete in grado di accogliere le richieste delle donne e di un luogo riconoscibile e accessibile come la Casa.
Il 2024 è anche l’anno del passaggio del testimone al coordinamento del CAV. Francesca Pidone subentra a Giovanna Zitiello, coordinatrice dal 2007.
“Da molti anni seguo il Centro Antiviolenza, ora il testimone passa a Francesca Pidone che ha le conoscenze e l’esperienza per portare avanti un compito delicato e così importante per le donne. Francesca, che voglio ringraziare per il contributo che in questi anni ha dato al Centro, è la persona giusta per consolidare e arricchire il Centro” afferma Giovanna Zitiello, storica presidente e fondatrice della Casa della Donna, già coordinatrice del Centro. “In questi anni di attivismo il mio impegno nel centro antiviolenza, insieme alle altre donne, ha avuto e ha come obiettivo la promozione dei diritti delle donne. E’ fondamentale investire su una sempre maggiore specializzazione perché le donne hanno diritto a servizi accoglienti e professionali. Un ulteriore passo avanti va nella direzione del radicamento e potenziamento degli sportelli territoriali perché grazie alla loro capillarità la rete antiviolenza diventa sempre più ampia. A Pisa - ricorda Giovanna Zitiello – è attivo anche lo sportello Interuniversitario frutto di un accordo con i tre Atenei cittadini.
Negli anni abbiamo compreso che le donne hanno bisogno di rimanere in contatto con il CAV perché la violenza assume di volta in volta forme diverse. Inoltre, spesso le donne sono disorientate dalla complessità dei percorsi giudiziari dove un supporto è necessario, anche dopo le prime fasi di uscita dalla violenza. Quindi, non un tipo di approccio ma più tipologie; diverse fasi, differenti bisogni”.
“Ereditare il Coordinamento del Centro Antiviolenza di Pisa è per me un onere ma soprattutto un grandissimo onore” interviene Francesca Pidone. “Il Centro è un luogo pensato, voluto e conquistato dalle tante donne che con lungimiranza hanno saputo creare un servizio, inesistente all’epoca, in cui al centro vi fosse la donna con esperienza di violenza. Grata, in particolare a Giovanna Zitiello che lascia un Centro ben radicato nella sua storia, riconosciuto a livello nazionale ed internazionale. Sono pronta per le sfide di oggi e di domani in una società in cui ancora troppe donne vengono uccise dagli uomini, insieme a tutte le altre compagne, cuore ed anima della Casa della donna”. (dg)
Queste le iniziative del mese di novembre: www.casadelladonnapisa.it/intorno-al-25-novembre-giornata-internazionale-per-leliminazione-della-violenza-contro-le-donne/
Il Centro antiviolenza della Casa della donna è attivo a Pisa dal 1993. È costituito dal servizio di ascolto e accoglienza “Telefono Donna” e dalla Casa rifugio per donne maltrattate. E’ rivolto a donne che vivono o hanno vissuto situazioni di maltrattamenti, violenza, abusi e offre loro informazioni, accoglienza, sostegno psicologico e legale nel percorso di uscita dalla violenza. Tutti i servizi sono gratuiti e offerti da un team di volontarie, professioniste e operatrici esperte.
Ascolto e accoglienza telefonica - 050 561628 - dal lunedì alla domenica (10.00-13.00 e 16.00-18.00), martedì 10.00-18.00. Segreteria telefonica attiva h. 24
www.casadelladonnapisa.it
Sportelli periferici
Fauglia martedì ore 10.00-12.00
Sede Comune, piazza Trento e Trieste, 4
Vecchiano giovedì ore 10.00-12.00
Distretto socio-sanitario, via della Rocca, 26
Vicopisano giovedì ore 14.00-16.00
Polo Generazioni - Distretto, Via dei Mezzi
Cascina mercoledì ore 10.00-12.00
Sede Comune, corso Matteotti 80
Ponsacco martedì ore 14.00-17.00
Sede Comune, piazza Valli
Per accedere agli sportelli di Calci, Crespina/Lorenzana e San Giuliano Terme è necessario concordare un appuntamento chiamando il Telefono Donna 050 561628.