La Casa della Donna di Pisa e altre associazioni e istituzioni del territorio (Biblioteca F. Serantini, Centro per la didattica della storia, ecc), intendono promuovere un dibattito cittadino aperto a tutti i candidati alle prossime elezioni amministrative sullo stato di criticità del sistema culturale pisano, focalizzando l’attenzione in particolare sulle biblioteche. Una realtà importante, quella della biblioteche, che pone la città di Pisa nei primi posti della classifica nazionale nel rapporto tra il patrimonio bibliografico posseduto e la popolazione residente.
Le vicende di questi ultimi mesi infatti hanno messo in evidenza una grande fragilità della rete bibliotecaria a partire dal caso della Biblioteca Universitaria che a quasi un anno dalla chiusura non ha ancora trovato soluzione, privando la città di una importante risorsa culturale.
Il punto di vista da cui ci si intende muovere non è però quello di una sola realtà ma complessivo in quanto la mancanza di una vera progettualità nel settore, al di là di generiche affermazioni di intenti, e il conseguente progressivo e drastico calo degli investimenti hanno creato delle vere e proprie emergenze.
Per restare nell’ambito delle biblioteche universitarie ad esempio la chiusura del Palazzo della Sapienza ha comportato la dispersione del patrimonio bibliografico ivi collocato con un effetto domino anche sulle altre biblioteche dell’università, creando disagi agli utenti e agli addetti del settore.
L’inaugurazione della nuova sede della Biblioteca comunale, evento importante per la città soprattutto in considerazione del particolare momento che attraversa la cultura in generale, è stato un segnale positivo per l’intera comunità. Purtroppo, però, si sottolinea che il nuovo edificio è collocato in una zona decentrata rispetto a due terzi della città, problema a cui si è cercato di rimediare parzialmente con l’apertura di una piccola sede per la consultazione nel centro storico. Questa situazione richiede un’ulteriore riflessione sulle funzioni di una biblioteca di pubblica lettura e del suo inserimento nella rete delle biblioteche della città.
Resta da definire il futuro della Biblioteca Provinciale e dei centri ad essa collegati, al momento privi di finanziamento e di prospettive.
Così necessita una soluzione il caso della Biblioteca F. Serantini, conosciuta e apprezzata a livello internazionale, collocata in zona periferica presso l’Archivio generale dell’Università di Pisa, senza neppure uno sportello di primo accesso in città per permetterne una migliore fruizione da parte dei suoi frequentatori, compresi quelli che vengono dall’estero.
Purtroppo neppure il settore delle biblioteche scolastiche funziona in quanto esse, pur possedendo complessivamente un patrimonio bibliografico di tutto rispetto, in seguito anche a recenti disposizioni legislative e private del supporto finora garantito dalla Provincia, sono a rischio chiusura.
Tutto questo avviene in un momento in cui da più parti si richiama l’importanza delle istituzioni bibliotecarie come baluardo per la difesa della lettura fortemente minata dalle difficoltà economiche che rendono sempre più difficile l’acquisto di libri da parte dei cittadini.
In questa ottica si chiedono risposte agli amministratori anche per quel riguarda le due Domus Mazziniana e Galilaeana da sempre patrimonio trascurato a livello cittadino, soggette a scelte pubbliche non sempre condivisibili.
Infine a completare un quadro che presenta più ombre che luci si vuole ricordare la Biblioteca del Cardinal Maffi, autentico gioiello per la sua unicità nel panorama nazionale, su cui pure negli anni passati sono stati fatti importanti investimenti, soprattutto regionali, e oggi, a quanto è dato sapere, a rischio chiusura.
Un patrimonio bibliografico dunque tra i più ragguardevoli sia a livello di quantità, sia a livello di qualità posseduti a livello nazionale – le eccezioni positive sono numericamente assai inferiori: Biblioteca della Scuola Normale, Biblioteca della Scuola Sant’Anna per citare le principali.
La salvaguardia di questo patrimonio è compito delle Istituzioni preposte a cui perciò si pongono delle domande precise: il ruolo che andrà a svolgere la futura amministrazione comunale nei confronti dei patrimoni degli Istituti fino ad ora sostenuti e curati dalla Provincia, nel caso assai probabile della abolizione della stessa, e come intende integrarli con il proprio, il ruolo che intende svolgere per accelerare i tempi di conclusione della vicenda della Biblioteca Universitaria in quanto patrimonio prima di tutto della città e più nel complesso quali politiche si intendono avviare che sappiano valorizzare questa incredibile risorsa fondamentale per lo sviluppo e il futuro della città, per anticipare alcune delle richieste che si intende porre.
A questo scopo le istituzioni e le associazioni promotrici convocano un dibattito per giovedì 16 maggio alle ore 15 presso la Casa della donna in via Galli Tassi n. 8, tutti i cittadini, gli organi dì informazione e i candidati alle prossime elezioni amministrative sono invitati a partecipare.
Per informazioni tel. 050 550627
email: segreteria.casa@tiscali.it