In che modo il carcere può rieducare e reintegrare nella società? Quale ruolo può svolgere il volontariato penitenziario? Queste alcune delle domande al centro della giornata che la Casa della donna organizza mercoledì 12 giugno al Teatro Nuovo di Pisa. L'idea nasce dall'attività del gruppo "Donne e carcere" che, costituitosi all'interno della Casa della donna, opera dal 2008 nel carcere Don Bosco. In particolare il gruppo porta avanti con le detenute, e dallo scorso anno anche con i detenuti, laboratori settimanali di scrittura creativa e percorsi di accompagnamento all'uscita dal carcere.
Come spiega Renata Quartuccio, una delle volontarie del gruppo "Donne e carcere" della Casa della donna, "con questa giornata vogliamo accendere i riflettori sul sistema carcerario, sulla concezione della pena e sul ruolo del volontariato. La nostra esperienza di volontarie all'interno del carcere ci ha portate spesso oltre le mura del Don Bosco e ci ha spinte a pensare a modalità di sostegno e accompagnamento delle detenute anche nei primi difficilissimi passi di libertà. L'uscita dal carcere rappresenta, infatti, un passaggio molto complesso e delicato, segnato dalle difficoltà del reinserimento, soprattutto se non c’è, come spesso accade, una famiglia, un contesto anche lavorativo a cui tornare. Pisa ha il suo carcere nel centro storico, non nella lontana periferia come in molte altre città ma - sottolinea Quartuccio - questo non significa che la città conosca la realtà del Don Bosco. Vorremo quindi aprire un percorso di conoscenza e provare a creare un ponte tra chi è dentro e chi è fuori, consapevoli dei tanti problemi che devono affrontare detenute e detenuti ma anche chi opera in carcere come professionista o come volontaria/o. Parleremo quindi di formazione, integrazione lavorativa, reinserimento sociale, con l'aiuto di studiosi e rappresentanti delle istituzioni e della realtà penitenziaria non solo pisana".
La giornata del 12 giugno si articolerà in una mattinata di formazione pensata solo per volontarie e volontari delle varie realtà che operano nel carcere Don Bosco e poi in un pomeriggio (ore 15.30-19.30), invece, aperto alla cittadinanza i cui interverrano Ornella Favero della rivista "Ristretti Orizzonti", realizzata da detenute e detenuti del carcere di Padova; Valentina Abu Awwad, Garante dei detenuti del carcere Don Bosco; Tullio Padovani, già docente di Diritto Penale presso la Scuola Superiore Sant'Anna; Andrea Borghini, docente di Sociologia all'Università di Pisa e Carlo Mazzerbo, già direttore della casa di reclusione dell'Isola di Gorgona.