A Pisa nuovo flash mob femminista contro la guerra

Nuovo appuntamento con il flash mob femminista contro la guerra in Ucraina, contro tutte le guerre. Ci vediamo martedì 14 giugno alle 18:30 in Piazza delle Baleari, a Marina di Pisa.

Lo scorso 21 aprile l'assemblea nazionale "I Luoghi delle Donne" è scesa piazze di molte città per manifestare contro l'assurdità della guerra, del riarmo e delle politiche militariste che stanno portando morte e distruzione nel cuore dell'Europa e non solo. Abbiamo continuato questo viaggio, riunendoci il 6 maggio a Pisa in Largo Ciro Menotti dalle ore 17.30, sempre vestite di nero.

Vi aspettiamo in questo nuovo appuntamento!

Fermiamo la guerra - Locandina del Flash Mob a Pisa


"I Luoghi delle donne”, assemblea nazionale delle Case delle donne e delle associazioni femministe italiane, ha indetto per giovedì 21 aprile in tutta Italia un flash mob contro la guerra in Ucraina dal titolo "Dove ci state portando? Fermiamo la guerra".

Anche la Casa della donna, che partecipa all’assemblea “I Luoghi delle donne”, ha aderito all’iniziativa e organizza a Pisa a un flash mob che si svolgerà giovedì 21 aprile alle ore 18.00 alle Logge dei Banchi, in Piazza XX Settembre.

Per partecipare è necessario essere vestite di nero.

Di seguito il documento “Noi femministe” che accompagna l’iniziativa nazionale e la lettera inviata alle parlamentari italiane dall’assemblea “I Luoghi delle donne”.

Invitiamo tutte le donne che si riconoscono nel documento e nella lettera a partecipare al flash mob. Fuori la guerra dalla storia! 


NOI FEMMINISTE VOGLIAMO URLARE LA NOSTRA RABBIA CONTRO LA VIRILITA’ GUERRIERA CHE PORTA LA BARBARIE NELLA STORIA

NOI FEMMINISTE GRIDIAMO CONTRO L’ORRORE DEGLI STUPRI CHE SONO L’ORRORE DI TUTTE LE GUERRE

NOI FEMMINISTE VOGLIAMO DISERTARE LA GUERRA E CREDIAMO CHE DEPORRE LE ARMI SIA L’UNICA SOLUZIONE AL CONFLITTO

NOI FEMMINISTE VOGLIAMO CHE SI AVVII IL NEGOZIATO DI PACE SUBITO 

NOI FEMMINISTE CONDANNIAMO L’INVIO DI ARMI PER IMPEDIRE L’ESCALATION DELLA GUERRA E IL BARATRO DEL RISCHIO NUCLEARE

NOI FEMMINISTE VOGLIAMO CHE LA PAROLA TORNI ALL’ONU CHE DEVE RIPRENDERE L’ISPIRAZIONE SULLA QUALE È NATA

NOI FEMMINISTE SIAMO CONTRO L’AUMENTO DELLE SPESE MILITARI E VOGLIAMO RISORSE PER SALUTE, WELFARE E SCUOLA

NOI FEMMINISTE CI APPELLIAMO A TUTTI GLI ESSERI UMANI AFFINCHÉ I CONFINI DEGLI STATI NON SIANO PIÙ LA SOGLIA PER LA MORTE

NOI FEMMINISTE SAPPIAMO CHE COSTRUIRE PONTI TRA I POPOLI E NON MURI E CONFINI È L’UNICA STRADA

NOI FEMMINISTE VOGLIAMO ACCOGLIERE CON LE SORELLE UCRAINE ANCHE TUTTE LE DONNE MIGRANTI FERME AI CONFINI DELL’EUROPA

NOI FEMMINISTE DI VARI PAESI RIFIUTIAMO L’ONDATA DI VIOLENZA PATRIARCALE E BELLICISTA CHE SI STA DIFFONDENDO IN TUTTA EUROPA

NOI FEMMINISTE GRIDIAMO L’ORRORE PER LE DONNE STUPRATE RIFUGIATE IN POLONIA A CUI VIEN IMPEDITO DI ABORTIRE 

NOI FEMMINISTE CREDIAMO CHE LA GUERRA E TUTTE LE GUERRE SIANO EVITABILI E CHE UN ALTRO MONDO È POSSIBILE

NOI FEMMINISTE VOGLIAMO CHE LA GUERRA SIA MESSA DEFINITIVAMENTE FUORI DALLA STORIA

* * *

LETTERA ALLE PARLAMENTARI delle femministe dei Luoghi e delle Case delle donne

Ci rivolgiamo a voi, donne delle istituzioni, che ci avete  appoggiato  in tante  comuni battaglie,  che avete sostenuto il lavoro politico dei nostri Centri e delle nostre Case. La vostra voce e la nostra voce conta, deve contare, ieri come oggi, per fermare questa guerra, per costruire la pace. Ma tante sono le divisioni, anche tra noi donne, e troppi sono stati i silenzi.

Noi femministe dei luoghi e delle Case di tante città vogliamo invece urlare la nostra rabbia contro questa guerra e contro  tutte le guerre. Vogliamo urlare contro l’orrore degli stupri, che sono l’orrore di tutte le guerre. Vogliamo gridare contro la virilità guerriera che porta la barbarie nella storia, contro la volontà di dominio maschile patriarcale sulle donne, sulla terra, sulla vita.

La guerra deve essere cancellata dalla storia, non può essere una opzione possibile, non deve essere praticabile.  Ogni volta che la parola passa alle armi, viene sconfitta la ragione, viene sconfitta l’umanità, vengono sconfitte per prime le donne.

Ci dicono che il pacifismo non serve. Ma a cosa sono servite le guerre che sono state combattute, anche dal nostro paese, in questi trent’anni? Dalla Jugoslavia, alla Libia, dalla Siria, all’Iraq, alla Somalia, all’Afghanistan, allo Yemen, al Mali, le guerre non hanno lasciato che macerie, lutti, odio e conflitti. Non sono servite ad altro che a preparare altre guerre, altri conflitti, altri lutti, altri stupri.

Noi femministe non vogliamo essere usate per giustificare guerra, aumento della spesa per armamenti, alleanze militari, propagande belliciste. Sui corpi delle donne, violentate, uccise, in fuga, piangenti su figli, nipoti, mariti, fratelli  si costruisce in maniera oscena la propaganda bellica.

Ci rivolgiamo  a voi che avete  praticato e  sostenuto i luoghi delle donne per confessarvi il nostro profondo dissenso di fronte al vostro silenzio, o addirittura alla vostra  approvazione  sulla  decisione di aumentare le spese militari,  mentre il welfare è in uno stato pietoso,  la scuola e la sanità pubblica vengono tagliate, quando la lezione del covid viene tradita e al posto della rivoluzione della cura che abbiamo invocato continuano le vecchie ricette senza idea del cambiamento.

Ci rivolgiamo a chi tra voi ha votato di inviare armi all’Ucraina perché non siamo d’accordo, lo consideriamo un pericoloso  errore, che accelera l’escalation  della guerra, verso il baratro del rischio nucleare. Vi chiediamo  di non cedere alle logiche delle propagande belliciste che usano la sofferenza delle donne per produrre altre armi e altra guerra.

Noi femministe di vari paesi  rifiutiamo l’ondata di violenza patriarcale e bellicista che si sta diffondendo in tutta Europa e gridiamo il  nostro orrore per le donne stuprate rifugiate in Polonia a cui viene impedito di abortire. Noi femministe vogliamo accogliere le sorelle ucraine e con loro tutte le donne migranti ferme ai confini dell’Europa. Sappiamo che la solidarietà delle donne mette fuori legge la violenza, la combatte ovunque, nelle idee, nelle parole, nelle azioni.

Giovedi 21 aprile saremo nelle piazze di tante città

per far sentire la voce delle donne per chiedere il cessate il fuoco, la tregua ovunque si combatte, la soluzione pacifica che si prenda cura dei problemi, dei bisogni e delle paure di tutte e tutti.

FERMIAMO LA GUERRA, COSTRUIAMO LA PACE

FUORI LA GUERRA DALLA STORIA

(Le femministe dei Luoghi e delle Case delle donne di  Roma, Milano, Torino, Firenze, Bologna, Parma, Bari, Rimini, Bolzano, Lucca, Ivrea, Napoli, Padova, Udine, Livorno, Trieste, Viterbo, Forlì, Ravenna, Pisa, Lecce, san Donà di Piave, Teramo, Pesaro, L’Aquila, Como)

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