Recensione a cura di Carla Collodi
Peggy Guggenheim
Un film di Lisa Immordino Vreelandm (Art Addict, Real Cinema, Feltrinelli)
Il film è costituito da un insieme di interviste fatte a biografi, direttori di collezioni, storici dell'arte. Peggy nasce a New York da una ricca famiglia ebrea. Viaggia molto con la famiglia, conosce vari tipi di arte. Negli anni venti arriva in Europa.
Durante la seconda guerra mondiale sino alla sua morte, colleziona pezzi d'arte, dimostrando coraggio e intuito. È una ribelle in famiglia, all'avanguardia anche nell'arte. Si identificava per lo più con artisti bizzarri. Dalla sua autobiografia emerge una vita sessuale molto intensa: Beckett, Tanguy, Duchamps, Marx Ernst sono stati suoi amanti.
Mentre la sua vita privata è costellata da eventi tragici (il padre muore sul Titanic, poi la sorella, la figlia si suicida), la sua vita artistica è piena di successi. A Londra apre una importante galleria d'arte dove espone per la prima volta Kandisky e altri pittori famosi. Scopre Pollock.
A New York apre la galleria "Art of this century": l'architetto Frederick Kiesler rivoluziona il concetto di spazio, eliminando le cornici dei quadri, le tele si possono sfogliare.
A Venezia infine la galleria sarà anche casa sua. E lì vive i suoi ultimi anni.